Vlad in Tears «After the End» (2006)

Vlad In Tears «After The End» | MetalWave.it Recensioni Autore:
FallenAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1690

 

Band:
Vlad in Tears
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Titolo:
After the End

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Kris :: voce e piano
Dario :: basso
Alex :: chitarra
Mikele :: batteria

 

Genere:

 

Durata:
41' 51"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

I Vlad in Tears, band nata dalla mente del vocalist Kris con l’idea di dar vita ad un sound darkeggiante ed oscuro, ci propongono questo “After the end”.
Fina dalle prime note dell’opener “Freedom from the god” ci rendiamo conto che ci troviamo dinnanzi ad un lavoro molto particolare basato sull’importanza dell’aspetto sinfonico della musica; le tastiere ricoprono infatti un ruolo essenziale all’interno della musica suonata dal quartetto, relegando gli altri strumenti ad un ruolo di accompagnamento e di “riempimento”. Tutto ruota attorno alla suadente voce di Kris che, grazie ad effetti azzeccati riesce a convincere in tutte le sue espressioni.
Dopo un inizio caratterizzato da un effetto di chitarra abbastanza fastidioso, parte “Cemetery of the soul”, un brano che fa dei ritmi particolarmente cadenzati il suo punto di forza, momenti più tranquilli e riflessivi che si alternano a parti maggiormente ritmate. Il sound di questo brano è a dir poco struggente e lacrimevole senza però mai cadere in evidenti banalità o in noiosi piagnistei.
La canzone migliore di tutto il cd è sicuramente “After death” che riesce a unire la bellezza e la malinconia del dark con una potenza notevole dettata da chitarre dai riff granitici e squisitamente heavy; il tutto è splendidamente completato da cori polifonici accattivanti e studiati anche nei minimi particolari.
Con “Blood and tears” e “Beautiful damnation” scendiamo decisamente di tono spostandoci verso un dark metal noiosetto che ha ben poco di originale; sia chiaro che i due brani in questione sono ben strutturati ed eseguiti ma passano attraverso i padiglioni auricolari senza lasciare nulla di concreto nella nostra memoria.
Scivoliamo così indifferenti fino a “I’ll steal your smile”, brano che ricorda molto da vicino il sound degli Him ma con l’aggiunta di alcune trovate originali che lo rendono davvero valido. Kris riesce a dare il meglio di sé trasportando sulle ali della melodia un’orfana potenza che riesce ad addolcirsi; unico lato negativo della canzone sono le parti meno energiche che rischiano di stonare con il resto.
L’unico brano che non mi convince per nulla è “After the end” in cui la chiara matrice heavy con alcune punte di sound che ricordano gli ultimi Gamma Ray si scontra con i momenti gothic che perversano in tutta la canzone. Kris, in questo caso non canta al meglio delle sue possibilità così da rendere il tutto mediocre.
Questo “After the end” è una discreta prova da parte dei Vlad in Tears che ci presentano 11 brani caratterizzati da alti e bassi che, a volte rendono la loro musica abbastanza noiosa. La band non brilla di certo per originalità, eccezion fatta per alcuni spunti validi e ben utilizzati. Le basi ci sono e sono anche buone, ma bisognerebbe personalizzare maggiormente il sound se si vuole fare qualcosa che verrà ricordato in futuro.

Track by Track
  1. Freedom from the god 78
  2. Cemetery of the soul 80
  3. After death 88
  4. Beautiful damnation 65
  5. Blood and tears 66
  6. Strange illusion 61
  7. I'll steal your smile 82
  8. Woods of madness 69
  9. I lost my soul 67
  10. After the end 55
  11. Woods of madness (requiem) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 77
  • Qualità Artwork: 68
  • Originalità: 59
  • Tecnica: 73
Giudizio Finale
71

 

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